venerdì 31 ottobre 2008

Ore 21, l'ora delle Streghe!



Allora Halloween, una festa divertente, innocua, che prevede la solita disparità tra le classi sociali dei bambini: a seconda del vestitino che si mettono, si capisce se hanno genitori miliardari o poveracci! In realtà è sufficiente uno straccio nero sulle spalle e un po’ di occhi cerchiati con il kajal di mamma e via per le strade della città a chiedere “dolcetto o scherzetto?”. Questi bambini sono struggenti a vederli per le vie di Sutri, perché è ovvio che questa festicciola ha senso solo se stai in un piccolo paesino, mica a Roma, dove vai in giro? con gli autobus che ti mettono sotto, di sera tutti neri non li vedi, al limite si può andare per condomini. Non parliamo delle feste, patetiche... Insomma arriva il bambino:
- Dolcetto o scherzetto?
- Amore... Scherzetto, così impari! Non te lo do il dolcetto!
Gli do una vecchia caramella al miele Ambrosoli scaduta o meglio una bella Rossana che ti si attacca ai denti così non parli più te ne ritorni subito a casa che fa freddo, vattene via! Che t’ammali!
Invece Halloween può diventare una fantastica occasione per organizzare una serata di un certo tipo: ore 21, l’ora delle streghe!
Sono le 21 ora italiana e mentre sto preparando la cena suona il citofono, è arrivata la ragazza che stavamo aspettando, la mia strega preferita, e se lei è in palla suonerà anche alla porta, tu chiederai, “chi è?” e lei dirà “Dolcetto o scherzetto?”
Dolcetto, amore, dolcetto... che serata ragazzi! Perché lei è vestita da strega, un pantacollant nero aderente come una seconda pelle, e stivaloni neri tacco 18 sopra il ginocchio, dolcevita nero aderentissimo e un basco, mica il cappellaccio! Ovviamente avremo preparato un risottino alla zucca, così rispettiamo la tradizione, con 4 etti e mezzo di parmigiano, se no non sa di niente! In casa solo candele lunghe e strette, non basse e tozze stavolta, però solo quelle, quindi prima si va da Ikea e ne compriamo 10 scatole e le accendiamo tutte! Quindi 100 candele tutte accese, si stappa lo champagne in una boule piena di ghiaccio, ridotto in poltiglia col martello, nella quale saranno immersi anche i flute enormi che riempiremo facendo cadere esageratamente lo champagne apposta anche sulla poltiglia per spreco, pronti a un brindisi lentissimo con lei che ti fa la gatta... ti sfondi di risotto e champagne tutta la sera e poi si vola insieme verso l’alba del primo novembre... Adoro Halloween!

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