
Noterete come questo post esca in anticipo rispetto alla date delle nozze reali, proprio perché vorrei che William e Kate, soprattutto Kate, lo leggessero PRIMA di venerdì ed evitare quindi una serie di errori imperdonabili. Partiamo dal concetto che questi ragazzi si sposano come Carlo e Diana se non di più, ma gli anni 80 sono finiti da un pezzo, entrambi se ne devono rendere conto e non fare finta di niente. Kate deve cercare di capire che le nozze andranno come devono andare con tutta la parrucconata Disney, ma poi, nel resto della sua vita che dovrà fare? Ancora quella coi cappellini ai parties e ai cocktail con gli After Eight sui vassoietti d’argento? No. Kate, no! Ti voglio moderna, attuale, contemporanea. Quindi, per favore: per i vestiti casual di tutti i giorni, vai da Gap, almeno le felpe, non andare in giro con i vestiti per fare le commissioni, come la spesa, o per cambiare la zip al pullover blu di tuo marito. La dieta a casa: via quelle schifezze vostre tipo porridge, aringhe e muffin. Diamo il via alle verdure lesse, di tutti i tipi, il menù frugale di Casa Agnelli, accompagnato da piccoli pezzi di pane abbrustolito, anche Havery Howe le preparava indossando un paio di ballerine in casa. Le amiche, gli amici comuni, siamo d’accordo, rivedi pure quelli che frequentavi a scuola insieme a Bill, non dovrebbero darvi la sòla (quando gli ricapita di avere due reali per amici?), però renditi conto che hai anche l’opportunità di invitare a cena, a casa tua, chi ti pare, oltre tutti quelli che tua suocera, sua nonna, t’imporrà di vedere a palazzo. Quindi per fare due chiacchiere chiama i miti del nostro tempo, artisti soprattutto, uno potrebbe essere George Michael che ti ha già dedicato una canzone, scritta da Stevie Wonder che all’epoca quando l’ha scritta intitolandola “You and I”, nonciàvevanalira, e quindi era ancora in grado di scrivere “io e te insieme possiamo conquistare il mondo” e per questo, credimi Kate, non servono maggiordomi. Infatti la telefonata la devi fare tu, oppure gli mandi un sms: “George, spago da noi stasera? Fammi sapere...”. Lo capisci da sola che non può dire di no! Jonathan Franzen passa da Londra per il libro nuovo? Chiami un’amica tua per lui e lo inviti per un aperitivo, che ci metti? Pensa quanto sarebbe contento William, con quel padre che lo ha sempre rimproverato di non leggere abbastanza (“Papà, lo sai chi c’era ieri sera a cena da me? Franzen! Va bene? È molto amico di Kate...”), o un pittore, o uno chef che t’insegna a fare il panino più buono del mondo, insomma approfittane: puoi avere tutto, ti basti poco. E a William cosa posso dire? La vita non gli ha fatto tanti sconti, perdere un madre che cercava disperatamente il primo amore della sua vita gli avrà insegnato che uno sguardo e una carezza valgono più di un titolo, reale che sia. Quindi auguri e figli. Maschi ormai non servono più.