mercoledì 21 ottobre 2009

Il sorpasso degli sms


Tempo fa una quindicenne è cascata in un tombino a New York mentre scriveva un sms, non si è fatta niente, pensa se ci cascava una vecchia, però se avesse fatto una telefonata magari nemmeno cadeva, no? Fatto sta che in USA ora gli sms inviati sono superiori alle telefonate. Io non li amo essenzialmente perché i tasti del mio Nokia 6300 non sopportano più la grandezza dei miei polpastrelli, e al terzo errore mio sommato a quelli pazzi del T9, cancello tutto e chiamo direttamente.
Questo blog sa bene che gli sms servono solo per fare pace dopo una litigata con la gattina del periodo, in virtù del nostro amico Cicerone (la lettera non arrossisce), o per prendere un appuntamento di lavoro con una persona che ancora non conosciamo bene, e se penso ai soldi buttati solo per scrivere “ok” in risposta ai vari appuntamenti, divento pazzo...
Quante volte su tutti i magazine che escono in allegato con i quotidiani ci sono periodicamente i consigli sul galateo del telefonino, quando l’unica cosa da sapere è questa: non appena il vostro interlocutore comincia a maneggiarlo, vuol dire che si è già rotto di stare con voi. Non avete notato che durante le cene per la prima ora e mezza tutti mangiano bevono ridono e scherzano, ma quando si passa in salotto a finire la serata cala il mutismo? Si sono accesi i cellulari, o meglio gli si è tolta la vibrazione, per vedere chi ci ha scritto, chi ci proponeva qualcosa di meglio ma all’ultimo minuto? Gli sguardi ebbri del vino della cena cadono sui telefonini e nessuno sa più cosa dirsi... Che tristezza: ma non ci eravamo visti per fare due chiacchiere? Che mi frega di chi ti ha scritto? Spegni quel cellulare e parla con me! Oppure te ne vai in bagno come Fabrizio Bentivoglio per rispondere a Monica Bellucci ne “Ricordati di me”. Ma siccome la Bellucci non te lo manda un sms è inutile che lo accendi. Sono esentate le madri apprensive con i figli rimasti a casa da soli con la tata, e anche in quel caso potrebbero attivare l’esclusione delle chiamate entranti eccetto quella da casa (senza contare che i loro figli stanno chini su messenger mentre la tata manda gli sms con previsioni di rientro dei genitori in questione).
Ma tanto, se addirittura a Catherine Deneuve squillò il cellulare in chiesa a Parigi durante il funerale del suo Marcello Mastroianni, che vogliamo fa’?

1 commento:

Ted ha detto...

Verba volant.