giovedì 29 ottobre 2009

Donne che sanno dire no


Se un uomo un giorno si salverà dal guaio nel quale si è cacciato, ancora una volta dovra dire grazie a una donna, sua moglie.
Solo le donne, solo le mogli, sanno aiutare nel momento della disgrazia quell’affare che si ritrovano accanto dal giorno del matrimonio con i consigli propri di un curatore fallimentare. Dove la trovano la forza di fare tutto questo non si sa, alle donne basta una notte fuori per riparare, almeno per un momento, l’orgoglio ferito. Gli basta una notte fuori per far capire in che buio si può precipitare senza di loro. Gli basta una notte fuori per inventarsi una exit strategy che salvi il salvabile. E con un colpo di spazzola ai capelli riescono a mettere su una faccia per andare a lavorare. Dove, con l’umiltà di chi è grande veramente, diranno che “non siamo più brave e intelligenti, ma siccome abbiamo molte cose da fare sappiamo organizzarci meglio con il tempo”. Quel tempo che invece, addirittura in orario di lavoro, veniva dedicato ad altro. Solo le donne, solo le mogli, in una notte fuori riescono a trovare quell’amore, di una madre per sempre, che riesce a mettere una mano su una spalla dell’uomo che dovrebbe “proteggerle” e che invece ha sbagliato lasciandole con la porta aperta.
In una notte fuori riescono a capire che ci sarà il tempo per la disperazione lecita, per il rimprovero di diritto, per l’eventuale e mai scontato perdono, ma che adesso è il tempo dell’emergenza, ora piove e bisogna cercare un riparo, quando smetterà ci penseremo. È un ruolo che non gli compete ma lo accettano e lo svolgono. Perché queste donne sanno dire sì a chi ha bisogno di loro e sanno dire no quando è l’unica risposta da dare a “qualche” domanda indiscreta. Lei, questa donna, ha risposto con un semplice, inequivocabile “no”.
Quel “no” secco che è mancato a un uomo. Suo marito.

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