lunedì 2 novembre 2009

This is it


“This is it” è un film sorprendente, nel senso che non è la sòla come ormai purtroppo era lecito aspettarsi. Le riprese erano nate come “archivio personale” di MJ, una specie di foto ricordo di quello che sarebbe stato il suo ultimo show. Quello che salta subito agli occhi è che Michael stava bene, dava ordini sempre seguiti da “God bless you”, ma sempre ordini erano:
- Dovete seguire il mio gesto, che Dio ti benedica, capito?
- Sì Michael, mi devi dire tu quando lo vuoi lo stop...
- Tu basta che mi guardi, che Dio ti benedica.
- Certo, tu mi devi dire l’atmosfera: il pezzo è tuo!
- Certo, io lo so, io l’ho scritto, io lo so, lo so io, lo so, che Dio ti benedica.
Invece Kenny Ortega, il regista e coautore insieme a MJ dello show, lo tratta come un pazzo, con pinze foderate di cachemire e guanti di velluto Visconti di Modrone anche solo per farlo salire sul braccio meccanico:
- Michael, grazie, solo se lo vuoi, grazie, è solo per la tua sicurezza, grazie, scusa, grazie Michael, è solo per te, grazie, e scusami se puoi...
I mezzi dello show sono pazzeschi: il braccio lungo 20 metri e che lo avrebbe sollevato durante “Beat It” per gironzolare sopra le teste di tutto il pubblico, FA PARTE del palcoscenico! Invisibile e perfettamente allineato al palco, si sarebbe alzato come un pitone dissimulato nella giungla.
Mentre seguiamo le note straordinarie del suo jukebox personale, ti viene effettivamente voglia di andare a Londra a vedere lo show, e solo subito dopo realizzi che è morto e quindi ti deve bastare il film (e il DVD che mi compro appena esce e il cd che mi scarico adesso da iTunes).
Sarà deformazione professionale ma vedendo il film ho pensato anche ad Al Bano e alla sua dichiarazione alla morte di MJ: “me sa che ‘sti soldi non li vedo più!”.
Ma la cosa più straziante non è Michael in discreta forma fisica che chiede a Kenny Ortega di fargli risparmiare la voce durante le prove:
- Kenny, ti prego, che Dio ti benedica.
- Michael, fai come vuoi, è tuo lo show, scusami ancora e grazie di nuovo.
No, la cosa più triste è vedere quei ballerini che, scremati in tutto il mondo e in lacrime alla sola notizia di poter ballare PER LUI la nuova versione di “Thriller” da proiettare alle spalle di MJ, si ritrovano ad assistere GRATIS alle sue prove di “Billie Jean”, fatta tutta di seguito, solo per loro: da paura! La consolazione, a loro insaputa, per ricevere un giorno questa telefonata:
- Allora ragazzi, il tour è annullato: Michael è morto.
- Come dici, scusa?
- Questo è tutto.
Che in inglese si dice “This is it”.

2 commenti:

Ted ha detto...

Ed è bello questo post. Solo tu potevi scriverlo.

Ric ha detto...

It is