giovedì 1 gennaio 2009

Quando un anno comincia...


Propositi per l’anno nuovo: siamo dentro una poesia di Leopardi che però va capovolta, il Sabato del Villaggio. Nel senso che i propositi andrebbero fatti il sabato mattina per tutto quello che di nuovo e bello ci aspettiamo, ma in realtà ci siamo appena svegliati dalla sbronza del sabato sera in una domenica mattina orribile piovosa e che sembra non finire mai! Ed ecco allora la parola magica: VIRTUOSI, bisogna essere virtuosi! Quindi, non appena si capisce chi siamo, e si riesce a recitare a memoria il proprio codice fiscale, si da un calcio alle coperte e si esce subito a fare footing con l’iPod. Mentre si corre evitando i cocci delle bottiglie di vetro delle birre per terra, mentre si evitano accuratamente tutti i pezzi di carta colorati che sono, anche se non sembrano, i petardi inesplosi, bisogna pensare che quest’anno saremo molto più magri, che i vestiti ci staranno benissimo, che entrando nei posti tutti ci diranno “come stai in forma, ti trovo in splendida forma!” e noi dovremo far finta di niente e rispondere “dici?” con un sorriso che stenderebbe anche Sharon Stone. Correte, correte, correte, senza darvi un tempo prestabilito, dovete smettere solo quando siete stanchi, cioè 20 minuti dopo! No dài, almeno mezzora, 40 minuti li dovete fare; non andate dal giornalaio che è chiuso, i giornali escono domani, poi a casa a fare una doccia con un bagno schiuma da paura, che magari vi hanno regalato e quindi usate pure una cosa nuova, così quando vi chiama vostra madre dicendo “hai messo una cosa nuova” voi direte si e vi sarete tolti il pensiero, poi buttate tutti i giornali vecchi, i foglietti di carta, i cartoncini di auguri. A pranzo mangiate un arancio, una banana e uno yogurt, basta, poi chiamate un amica e scegliete un film da vedere presto così quando uscite dal cinema forse c’è ancora un po’ di luce e fate due passi per chiacchierare in pace fantasticando sull’anno appena iniziato... Ma in questo primo gennaio fatemi ricordare cosa succedeva esattamente oggi 7 anni fa, e cioè il primo gennaio del 2002, quando per fare la cosa nuova ci siamo tutti precipitati a fare il primo bancomat in euro della nostra vita, l’importo era di 125 euro, le già vecchie 250.000 lire. Ho visto quei due fogli da 50 euro, uno da 20 e uno da 5, che avrebbe dovuto essere l’equivalente le vecchie 10000 lire: e in quel momento ho capito quanto eravamo diventati poveri, perché in mano non avevo 10 sacchi, ma 500 lire! Auguri!

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