mercoledì 17 dicembre 2008

Vantaggi del maltempo


Quale può essere un vantaggio innegabile del maltempo? È che i musicisti che d’estate vengono a suonarvi fuori dai ristoranti sono in vacanza, a Miami per l’esattezza e ci sono andati con i soldi che gli avete lasciato voi! D'estate suonano sempre le stesse canzoni, sempre fuori contesto, fuori al Bolognese, cucina tipica emiliana, "una gita a li castelli" non si può sentire, ma pure fuori da Pierluigi a Piazza de' Ricci, ristorante di pesce, "New York New York" che c'entra? Tra l'altro è suonata malissimo da quello con i capelli lunghi che arriva con il leggio, si da questo tono... A che ti serve, metti pure lo spartito per suonarla così? Bravo! Ammàzza! Il più bravo di tutti è quel signore che pure d'estate si mette quell'impermeabile blu, tristissimo, arriva nel locale con il mandolino e prima di suonare cosa fa? Lo accorda! Per suonare poi non la "Musica per i fuochi d'artificio" di Haydn o la “Sarabande” di Haendel, ma sempre "Una gita a li castelli" o "La società dei magnaccioni". Avrete notato anche quel gruppo tipo tzigano con una chitarra, un violino e un contrabbasso con le corde colorate, già m’innervosisce, che suona solo "Besame mucho" a loop, in continuazione, e poi la missa con “Libertango” di Astor Piazzolla!
Tuttavia anche in inverno è difficile evitare i fiorai, anche se ormai non insistono più, al primo "no, grazie" sciolgono la pratica con un sorriso, mentre invece il cafone vero è il cliente seduto che trattiene al proprio tavolo la cinesina che vende gli accendini, glieli fa provare tutti, scaricandogli la benzina, disturbando con tutti i suoni il locale, e poi non ne compra nessuno. Se per caso trovi un accendino pazzesco trash che non puoi farne a meno, attento: come lo usi a casa per una candela è finito: l’ha esaurito quel cafone che ci giocava la sera prima.
PS: che c'entra la foto dei carciofi? Niente, ma d'estate non li trovi...

6 commenti:

Anonimo ha detto...

molto carino...bravo...soprattutto politically correct
DANI

Ted ha detto...

hai dimenticato il MAGO GUARDA, che ha pure un gruppo dedicato su Fbook...

claudiomiminore ha detto...

in un mondo di ristoranti in falso stile qualcosa, con falsi avventori-intenditori di cucina e vini, con false piccole fiammiferaie, con false atmosfere romantiche...
MAESTRO, PREGO, MI SUONI LA SOCIETA' DEI MAGNACCIONI!

Anonimo ha detto...

Quello che scrivi è veramente spassoso!.Prendendo spunto dalle tuo post mi diverto a immaginare un ristorante fusion a Roma. Tinte shock alle pareti, poltroncine in velluto zebrato, sedie porpora, candelabri antichi,specchi in stile post-moderno e le immancabili ricette che comprendono cucina tailandese, qualche selezionato piatto vietnamita e l’intramontabile tradizione cinese. Tutto questo accompagnato dal tuo signore con il mandolino che canta “La società dei magnaccioni". Ma secondo te a Roma chi è più fuori luogo? Il ristorante fusion o il musico trasteverino? Alla faccia della globalizzazione!! Madou

Anonimo ha detto...

concordo con chi mi ha preceduto!!
solo di 11 minuti, ma sei stato più veloce. Bravo Claudiomiminore. madou

Anonimo ha detto...

Meglio quello che canta e prima accorda il mandolino,meglio quello che al ristorante ti vuole per forza cantare e suonare una serenata e magari tu stai litigando selvaggiamente con il tuo lui....meglio anche quello che cerca di venderti delle rose che tu compreresti tutte anche solo per togliertelo di torno ma non lo fai perché qualcuno tanto tempo fa ti ha detto che quelle rose vengono dai cimiteri e allora per scaramanzia e solo per quello gli dai dei soldi, anche tanti, ma le rose no, mai e poi mai, chissà se il poveretto che te le propone lo sa o pensa che noi italiani siamo tutti pazzi...in fondo sono rose mica ......spazzatura. Meglio tutti loro della bambina dagli occhi dolci che al bar della pace ti ruba il telefonino.

Federica