lunedì 31 maggio 2010

Incontro con i futuri (?) suoceri


L’incontro a Teano in confronto non è niente. Perché l’emozione che si prova sul pianerottolo in attesa che la futura suocera apra la porta della casa dove trascorrerai tutte le future domeniche a pranzo della tua vita è qualcosa che non si dimentica più. Ma procediamo con ordine. Ricordiamoci che le apparenze NON ingannano, mai. Se sembra, è. Quindi non appena si apre quella porta tra te e la madre della tua fidanzata scorrerà uno sguardo di un attimo che nemmeno Rubbia, Zichichi, e Dulbecco saprebbero definire. In quell’attimo fuggente tutta la tua vita vissuta fin lì ti scorrerà davanti in bianco e nero e a colori in rigoroso ordine cronologico in un film che ancora non hai visto ma che la signora davanti a te invece conosce a memoria, così come la conosceva Sergio Leone di “C’era una volta in America” quando in 8 ore, inquadratura per inquadratura, la spiegò a Robert De Niro nel primo incontro. Quella signora vestita con un romeo e giulietta e un filo di perle, ha già visto come e quando sei nato, in quale clinica, che scuole hai frequentato, che lavoro hai fatto finora, se ti piace, se intendi cambiarlo, ma anche se sei felice, se sei triste, chi ha contato veramente per te nella vita. Lei GIA` lo sa! Non chiedermi come fa, non lo so. Non lo sa nessuno. Aspetta un attimo, non è finita: adesso la tua vita sta passando di nuovo, ma in ordine tematico: i tuoi genitori, i tuoi amici, tutti, anche quelli che non vedi più, tutte le ex, tutte, comprese quelle che ti hanno rovinato psicologicamente, comprese quelle che ancora ti vogliono bene e sono solo amiche, le tue vacanze, tutte, anche quelle che ti sono rimaste nel cuore e che invece secondo lei sono le peggiori. È su questo ordine tematico che la signora lì davanti adesso somiglia molto di più al colonnello nazista di “Bastardi senza gloria” che alla donna che dovrebbe consolarti con delle lasagnette al pesto che come le fa lei non le fa nessuno. Ora non ti rimane altro che guardare per un millisecondo un palo che sta lì di fianco da prima ma di cui ti accorgi solo adesso: sarebbe suo marito quel lampione triste con un pullover che non hai mai avuto il coraggio di indossare, sarebbe quindi anche il padre di quel fiorellino che sta ancora accanto a te con le pastarelle in mano. Come è possibile? Che sia nata da quel paralume? Eppure mentre pensi tutte queste cose e il film (interrotto sulla scritta “primo tempo” che non ti sembrava aver messo tu) sta rientrando nella scatola di latta che lo conteneva, quella donna ritorna nel suo completino celeste e MIRACOLO, il suo sguardo si scioglie come un formaggino “Mio” nella minestrina con le letterine. Certo, amico, tranquillo, è andata bene, sei tu il maschio che non ha mai avuto e che lei consolerà come un figlio che ritorna verso le amate sponde che aveva abbandonato per salpare verso gli orizzonti lontani della vita. Certo, amico, lei è il tuo porto, non più tempeste senza riparo, è fatta, e quei fiori, spero non gladioli, che hai portato in dono si trasformeranno all’istante nel giardino all’italiana del castello di Valentino.
Ma se invece quella faccia, che ti sembrava avesse abbozzato un sorriso di circostanza, si trasforma in un ghigno, dammi retta amico: scappa immediatamente e lasciali tutti lì sul pianerottolo con i gladioli: le pastarelle te le mangi col tassista!

4 commenti:

Unknown ha detto...

Ciao RIC,
ti ho riscoperto in questi ultimi mesi, prima da Barbareschi Sciock, poi a Chef per un giorno, ti ho mancato da Piroso ma conto di rivederti sul web… e ho iniziato a leggere il tuo libro “Alla mia età”, un vero spasso.. sei veramente un grande, complimenti per tutto.. e ora non ti mollo più !!

Ann ha detto...

Wow...

Roberto ha detto...

Leggendo il tuo "alla mia età" ho rivissuto la mia infanzia, e mi sono riconosciuto in molte delle tue (a volte amare) riflessioni. E' vero che è un libro che vuole far ridere, ma con la scusa della comicità, fa anche riflettere e molto... Quando ti svegli la mattina e vedi allo specchio l'uomo che non ti aspettavi di essere diventato... eeh ci siamo passati un pò tutti, vecchio mio...
Non posso dimenticare tuttavia, (da youtube) quel ragazzo di 24 anni che doveva togliersi le tonsille.... AHAHAH !!! :-)
nun ce posso pensà, quanto me fa ride ! " TE LE DEVI LEVA' !!! TE LE VOI LEVA' !!!! "
Bravo Ric !
Rob

Roberto ha detto...

Leggendo il tuo "alla mia età" ho rivissuto la mia infanzia, e mi sono riconosciuto in molte delle tue (a volte amare) riflessioni. E' vero che è un libro che vuole far ridere, ma con la scusa della comicità, fa anche riflettere e molto... Quando ti svegli la mattina e vedi allo specchio l'uomo che non ti aspettavi di essere diventato... eeh ci siamo passati un pò tutti, vecchio mio...
Non posso dimenticare tuttavia, (da youtube) quel ragazzo di 24 anni che doveva togliersi le tonsille.... AHAHAH
nun ce posso pensà, a quanto me fa ride ! " TE LE DEVI LEVA' !!! TE LE VOI LEVA' !!!! "
Bravo Ric !
Rob