mercoledì 26 maggio 2010

Edge of Eternity


Stamattina la doccia è durata meno, è stata più veloce, che hai? Ti sei vestito di corsa, hai fatto colazione al bar e oggi nemmeno il cornetto, hai preso la moto, la pioggia, sei arrivato in ufficio hai lavorato: telefonate, mail, sms, riunioni, internet, pausa pranzo, hai ricominciato fino alle 6, no, alle 7, no, alle 8. Palestra dài, ieri no, quindi oggi sì, doccia un’altra, ancora motorino, spesa al supermarket, casa, cena, un po’ di tele, no stasera non c’è niente. Su Sky? Niente, un dvd? Non ti va. Vai a letto. Sonno zero, un po’ d’internet, un’altra mail, forse skype, allora stasera leggi un libro, ma non trovi la concentrazione, ti fermi e pensi che le uniche facce che hai visto sono quelle del tragitto dal parcheggio del motorino al supermarket, ed erano tutte come la tua, con lo sguardo fisso ai loro pensieri, alla loro vita. Che è come la tua. E adesso, in questo momento, ti accorgi che non è stato solo oggi cosi, ma anche ieri e l’altro ieri e domani e forse anche dopodomani. Allora questa è la vita, amico: è la tua vita, e ci sei dentro.

PS: appropriato questo Stevie Wonder “Edge of Eternity”, no?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Foster Wallace l'ha scritto molto chiaramente in "Questa è l'acqua" . Prova a leggerlo.