mercoledì 26 dicembre 2012

Santo Stefano

Il 26 dicembre è il giorno più immobile dell’anno, è come una pasquetta, ma il freddo di dicembre non è il massimo per fare una gita. Che si fa il 26 dicembre? Niente, al massimo si legge il giornale del 24 dicembre, si risponde agli sms di auguri ai quali si teneva di meno, e già che ci siamo si manda un augurio ai nostri Stefano in rubrica, visto che oggi è il loro onomastico, si mette da parte la carta rovinata dei pacchi per la raccolta riciclata e si riflette sui due giorni passati con chi si voleva condividere la cena della viglia e il pranzo del 25, notando che a un certo punto, da sotto la tovaglia o seduti sul divano un po’ inebetiti dai brindisi dell’Asti Gancia (che ci piaceva tanto da piccoli, “Oh Happy Day” e oggi invece c’intristisce), spuntava un cellulare cui si mandavano auguri in diretta durante il pasto. Con chi stavano questi? Con noi o con quelli sul cellulare? E quelli sul cellulare non ce l’avevano una famiglia, un amico LIVE davanti a loro? Ma che ci frega, come diceva Riccardo Garrone nel primo Vacanze di Natale: “anche questo Natale ce lo siamo tolto dalle palle!”
E poi, a dieta. Da oggi. Tanto, ci risfondiamo il 31.

PS: anzi, facciamo una cosa: andiamo al cinema!

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutti a vedere Colpi di Fulmine!!!

stefano ha detto...

Buone Feste, Riccardo :)))

Sissi ha detto...

Pensa, ho interrotto il mio stato di quiete immobile solo per leggere le PAGINE ROSSI...e ne vale sempre la pena! PS: a dieta, semmai, dal 7!

pupa ha detto...

odiamo tutti il natale, il traffico impazzito dei giorni precedenti, i regali che li paghi il doppio rispetto ai saldi del dopo befana, la sera della vigilia che ci tocca essere baciati da quella vecchia prozia col neo che punge, il pranzo del 25 che dobbiamo ancora digerire la cena del 24, la tombolata pomeridiana che c'è sempre qualche cugino super ricco e iper fortunato che vince tutto anche il tombolino, sorridere anche se fino al giorno prima hai parlato male di tutti; sì odiamo tutto questo ma alla fine ci siamo anche un po' affezionati. parafrasando la nutella, che natale sarebbe senza tutto questo?
auguri!!!

Anonimo ha detto...

caro Riccardo, ti faccio tantissimi complimenti prima di tutto per la tua bravura e naturalmente per la tua simpatia...detto ciò...posso domandare come mai non sei più a cuochi e fiamme? mi manchi tanto e nessuno riesce a sostituirti...anche gli altri sono meno brillanti senza il tuo "supporto". Quindi spero di rivederti presto.
Federica.

patrizia ha detto...

ciao riccardo, insomma hai abbandonato cuochi e fiamme, non scrivi più sul blog. E siamo pure lontani per venire a vederti a teatro nella capitale .. Non si fa così però...:-(

il grande Ciofanskj ha detto...

mi associo a Patrizia, Riccardo 'sto papa bisogna ce lo spieghi tu!

Tiziana Rinaldi Art ha detto...

maddai! questo è il "mio" Santo Stefano (col Porto davanti). stavamo passeggiando, molto probabilmente sullo stesso lungomare, nello stesso momento. ciao Riccardo!