lunedì 20 giugno 2011

Tutti al mare!


In Italia, tutto sommato, andare al mare, sembra sempre un’avventura degna di “Una domenica d’agosto” un film del 1950 di Luciano Emmer: ancora oggi chissà perché, ma vediamo in dettaglio. Partenza: di mattina presto un padre di famiglia stremato da una settimana lavorativa con il capoufficio che non gli riconosce mai abbastanza i suoi meriti, mantiene la promessa fatta pochi giorni fa ai figlioli sul divano mentre già dormiva e svegliandoli urla con malcelato sarcasmo in terza persona: “Papà vi aveva promesso che andavamo al mare? E quindi, via, tutti al mare!” - “Sìì” urlano felici i bambini svegliandosi come molle di titanio degli ammortizzatori di un suv. La casa senza condizionatore trema mentre un carosello prende forma tra borsa frigo da preparare con panini con la frittata, merendine, succhi di frutta, thermos di vino bianco e polpa di ghiaccio e thermos di caffè caldo, insomma tutto quello che serve in caso di attacco nucleare, e borsa mare con creme di tutti i livelli di protezione, asciugamani, parei, e tutto l’armamentario nautico per il bagno dei bambini, la ciambella, i braccioli, la maschera, gli occhialini, e addirittura le pinne! Tutto ovviamente preparato dalla mammina che veramente se ne andrebbe al mare sì, ma da sola! Finalmente si parte, dài che ci vuole? Carichiamo e via! Due parole dette cosi, senza pensarci: “carichiamo”. Ti serve un fiorino per metterci tutto, perché ovviamente parliamo di spiaggia libera e quindi non bisogna dimenticarsi delle sdraio, dell’ombrelloncino (l’ombrellone vero e proprio si trova solo negli stabilimenti), della sedia per la suocera e del tavolino per l’ora più bella, il pranzo. Tutto regolarmente acquistato in un impeto di buon umore all’Ikea a marzo, quando pioveva e ora tocca usarla tutta questa roba. Seconda parola: “via”. Via? Dove? Sulla strada? I casi sono due: o tutti hanno ascoltato quello che il padre aveva promesso e quindi per tigna si fanno trovare sulla strada per il mare, oppure tutti hanno avuto la stessa terribile idea, perché non ci si muove di un millimetro e quando si arriva i parcheggi sono intasati di fiorini e ducati con migliaia di parenti che sbarcano ai lidi (fate caso che al mare ci vanno solo quelli che sono tutti parenti tra di loro, l’altra categoria, quella degli amici, non va al mare, ma solo in barca, come mai? Eh, vabbè ci siamo capiti...). Una volta conquistato il quadrato di sabbia a duri colpi di sguardi assassini, e sistemato tutto l’armamentario, non rimane altro che leggere il giornale con il vento che te lo sbatte in faccia, minacciare i figli contando fino a tre per farli uscire dall’acqua, zittire la suocera che vorrebbe parlare dei suoi tempi, mangiare con la sabbia che s’infila nel panino e nel bicchiere di carta che vola via, scacciare i venditori ambulanti che disturbano il sonno mentre la moglie volentieri ci parlerebbe di qualsiasi cosa. E alla fine della giornata, quando finalmente si torna a casa, sembriamo sempre quelli del quadro di Norman Rockwell “The Outing” e sapete perché? Perché di andare al mare in verità non gli va a nessuno. Ma allora restatevene a casa, no? E andate a votare! Ah, no... già fatto!

11 commenti:

CLAUDIA ha detto...

Io personalmente odio andare al mare in estate,troppa confusione, urla,vicini che parlano al cellulare e tutta la spiaggi deve ascolate il cavoli suoi..vuoi mettere a fine Settembre o Ottobre, il sole appena caldo, le spiagge quasi deserte,solo il rumore del mare,niente urla,silenzio, tu,la persona che ami accanto a te,sdraiati su una coperta e un libro in mano.
Questo è il paradiso...almeno per me.

Ric ha detto...

Se ci riesci ovviamente! A settembre e ottobre è il mare come lo hanno vissuto gli Agnelli in "Vestivamo alla marinara".

Brunella ha detto...

Sì, il Cinquale, i capannoni, eleganza sobria e Malaparte per fare conversazione!
Sì, il mare autunnale è splendido, malinconico e fatato.
Un caro saluto
Brunella

CLAUDIA ha detto...

Mamma Vestivamo alla marinara è dalle scuole superiori che non lo leggo...questa sera passo in bibioteca a prenderlo.
Certo se poi sei costretto per ragioni lavorative a scegliere il mese di Agosto, in Italia può trovare spiagge bellissime, quasi deserte,dove sei a contatto con la natura,mare incontaminato....il sud della Sardegna più precisamente l'Isola di San Pietro.
L'esenziale nell'abbigliamento,poche cose per essere felici non si ha bisogno di molto.

Anonimo ha detto...

io sono per la montagna!!! anche se ogni tanto qualcuno mi trascina al mare, però almeno scelgo la spiaggia che mi piace di più: Capalbio, li ancora si riesce a restare lontani dall'invasione selvaggia delle ciapette che passano di la e di qua :)), dai bambini che non so per quale motivo per loro sei invisibile, e dai venditori che non so per quale motivo sei sempre bello visibile....

Salut
Anna

Maggie ha detto...

mare, montagna, lago, collina, campagna (???? ) ad agosto non fa differenza sono tutti dei "carnai"...invece di fare domande arcane al nostro vicino, le domande le fai ar cane della sucera affonnata sulla asdraio....

evviva il mio giardino!

p.s.
oggi come ogni anno dalla mia maturità, mia mamma mi telefona per comunicarmi i temi di Italiano...adoro questo rito che per altro accende feroci discussioni!
quest'anno temi beissimi...confido in pari beltà per i temi di matematica.

Ric ha detto...

Queat follia davvero mi fa ridere: una madre che comunica alla figlia qual sono i temi scelti ogni anno per la maturità! Sono proprio madri... un giorno ci farò un post

Anonimo ha detto...

bellissimo ricca hai proprio ragione..le vacanze al mare sono un incubo per tutti credo...complimenti bel blog..ti seguo sempre...mi fai molto ridere

ciao!

Maggie ha detto...

...e non ho scritto quanti anni sono passati!!!! fa ridere anche me... soprattutto quando azzecca le tracce!

fallo il post...la "mia" se lo merita tutto.

mandi

Marella ha detto...

Proprio nello scorso fine settimana, mentre passeggiavo con il mio cane Leo, fra un'ombra e l'altra, in collina, pensavo ai disperati che si accalcavano sulla spiaggia, a solo qualche chilometro da me. Amo il mare ma odio le spiagge affollate. E pensavo, per la prima volta, a quanto dovesse essere faticoso per mio padre, che tutta la settimana faceva il muratore, portarmi al mare a Senigallia ogni domenica, insieme a mamma, tutti attrezzati sulla mitica 850 blu. Anche lui amava il mare ma il lunedì mattina, alle 7, doveva essere di nuovo in cantiere. Questo pensiero mi è finalmente arrivato, dopo circa quarant'anni da quelle splendide estati di sabbia e un goccio di birra a pranzo, sì ma con la 'gazzosa', l'ombrellone con i fiori arancioni e la ciambella a forma di pescecane.

Paola ha detto...

ecco che qui calza a pennello la frase "beata giovinezza"....io che amo il mare , il suo colore blu, la sua profondità, le onde, dove ci si perde per accorgersi, in un onda, di esser se stessi in mezzo alla vita,... diciamo in un periodo "primordiale" della mia vita non pensavo alla coda, alle creme, la sabbia tra i denti, all'olio per i capelli,che ti fa diventare una cernia sott olio, al mascara waterproof,che cola lo stesso, alla pressione bassa, alle insolazioni, ai piedi del vicino di lettino, ai problemi del vicno del vicino di lettino,poverino, alla febbre del " the day after" con relativa coda chilometrica dal dottore della mutua, al mal di collo per l'aria condizionta del viaggio di ritorno di tre ore, quando generalmente se ne impiegano...singolare UNA,...alla sveglia delle 6 per partire alle 7 per tovare posto...aggiungiamo? ma si dai...aggiungiamo il ragazzo che non ti si fila perchè sei nanetta , ennnnnooooooobasta ora.
A 32 anni sono vecchia dentro ma il mare nei periodi HOT ha rotto le balletasss. meglio una passeggiata al tramonto con un lui che non c'è ancora...e forse avrete capito perchè...