lunedì 21 giugno 2010

Vocabolario nascosto


Avete mai fatto caso al vocabolario nascosto? Non quello dei gesti, che compare regolarmente negli articoli da ombrellone, tipo “se si gratta il naso sta dicendo una bugia” , né quello del menù “dimmi cosa ordini e ti dirò chi sei”. No, qui si parla del vocabolario delle parole, quelle che si scelgono per dire, o meglio, per non dire una cosa. Fateci caso: esiste come una sorta di pudore per alcune parole che, se utilizzate, renderebbero tutto chiaro all’istante e invece non utilizzate nascondono una verità spesso amara. Facciamo qualche esempio. Se incontrate un amico e gli chiedete un aggiornamento sulla sua situazione lavorativa con un normale “com’è andato poi quell’incontro di lavoro di cui mi dicevi?” se vi risponderà “benino...”, non vi fidate: in realtà vuol dire malissimo. Che ci voleva a dire “insomma...”? Avremmo risposto con un gentile e consolatorio “mi dispiace, magari si fanno risentire loro, vedrai...” e la cosa finiva lì. Invece no, vocabolario nascosto e quindi bugia! Andiamo avanti. Telefonata per invitare un amico a cena, risposta: “No, stasera ho da fare, esco con una persona”. Una persona? Che vuol dire? Chiaro: se lo dice un uomo è una donna, se lo dice una donna, è un uomo. Ma non è assurdo? Tra l’altro se si trattasse SOLO di un’amica, lo diremmo subito: “No, stasera non posso, esco con un’amica mia” e finirebbe lì, se invece si usa la parola “persona” è già più losco, perché non me lo dici? Cosa nascondi? Una “persona”, cioè? Una che ti piace? Una tua amante? Uno dei servizi segreti? Ma per amore è quasi tutto lecito, anche una mossa patetica, come quella di far finta di spedire un sms per sbaglio all’ex e alla sua risposta cortese rispondere con un terribile “scusa mi ero sbagliato ma mi ha fatto piacere sentirti”: lei capirà che siete ancora pazzi di lei, come volevate in effetti...
Ci sono poi i discorsi che lasciano cadere lì una mezza verità, servono a darsi un tono: “ho sentito Barbagallo...”, in realtà vuol dire che l’hai chiamato tu, perché se ti avesse telefonato lui avresti detto “MI HA CHIAMATO Angelo Barbagallo!” che è ben diverso, è molto più potente, ma purtroppo non è così, la verità è un’altra: l’hai chiamato tu per sapere come stava e magari lui, alla fine della telefonata, prima dei saluti, ti ha sganciato un generico “vediamoci una volta” e basta, mica ti ha chiamato lui chiedendoti “quando vieni a cena?”. Gli avresti risposto urlando “STASERA!” e avresti chiuso subito il cellulare per non essere disturbato da nessuno, salvo poi richiamare tutti gli amici il giorno dopo dicendo “MI HA CHIAMATO ANGELO BARBAGALLO PER CHIEDERMI DI ANDARE A CENA DA LUI: VOLEVA PARLARMI!”.
Ma di tutte queste parole, ce ne è una che è valida tutto l’anno e che quindi si prende la medaglia della più falsa, anche se è quella che fa più tenerezza di tutte: “sto a dieta”.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

sei un grande!quando torni in tv???ti ho visto su la 7 in "chef per un giorno"mi hai fatto morire dal ridere.ciao
eli

Anonimo ha detto...

non tornare in TV...
ti voglio più scatenato che mai a teatro o su internet!!!

Ric ha detto...

mettetevi d'accordo: farò quello che dite...

Unknown ha detto...

ciao RIC, vuoi un consiglio molto interessato? fai entrambe le cose, sei fantastico in qualunque "performance" che affronti.. così farai contenti tutti..
a presto

Anonimo ha detto...

concordo pienamente con gemma fai entrambe le cose.così fai contenta anche me.ciao
eli

Anonimo ha detto...

E' inutile discuterci, Riccardo ti vogliamo dappertutto, sei così colto e intelligente che definirti comico è riduttivo.
Uno dei migliori artisti italiani.

Sara ha detto...

Cavoli, hai ragione!!! Anche io mi soffermo a pensare alle parole che vengono scelte!! E diciamola tutta, che scelgo anche io. In ambiente universitario quando chiedi a qualcuno "come sei messo con quell'esame??" e quello risponde "mah, sono a buon punto", è una balla colossale. Non ha neanche cominciato ma te ne accorgi solo il giorno dell'esame, dopo un mese magari. Che tu passi a pensare "che stupida, avessi fatto anche io come lui, cominciando molto tempo fa a questo punto...". Poi all'esame ci vai e quello che era a buon punto non si è neanche presentato. Infame. Scusa la divagazione, mi è scappata!!


P.S.Mi unisco a Gemma. Fai entrambe le cose!!!

Joker ha detto...

Io invece vorrei avere la capacità di dissimulare ma non ci riesco, rispondo sempre per filo e per segno, non riesco mai a svagheggiare e un pò invidio chi ci riesce. Per non parlare poi di quelli che fanno passare per normali delle cose che non lo sono affatto, del tipo "ciao, ma che fine hai fatto? sei sparito.." e dall'altra parte "sono andato a farmi un giretto negli States", magari con aria annoiata!
Complimenti Riccardo!

Anonimo ha detto...

Io sono il primo che inizia a parlare di una cosa anche quando gli altri non la vogliono sentire. E poi mi rispondono "ma dai...davvero? Stavo per chiedertelo?". Però spesso indovino le loro domande. Mi hai fatto comunque ridere tantissimo. http://www.spremiacume.wordpress.com