martedì 7 luglio 2009

Dal dentista


Come molti sanno andare dal dentista è l’unico momento dove per una volta ascolti qualcuno che ti parla mentre tu non puoi rispondere visto che hai l’aspiratore in bocca. Per distrarti si fingono interessati alla tua vita e ti fanno domande ficcanti alle quali rispondi con dei vagiti.
Ma oggi non è andata così, per una banale visita di controllo (le migliori: non hai mai paura perché non sai a cosa puoi andare incontro) intuendo l’interrogatorio a senso unico, mentre ci dirigevamo verso l’antro operatorio con la poltrona più sexy e perversa del mondo, ho cominciato io a fargli delle domande tipo “che hai fatto questo periodo?” ma lui, abilissimo, mi ha risposto con un’altra domanda:
- Ti ho visto una sera da Fiorello...
- Sei venuto alla tenda? me potevi saluta’...
- No, che tenda? Su Sky!
- Si - rispondo innervosendomi mentre l’assistente ucraina mi metteva il bavaglio - era su Sky, adesso è finito, ma registravamo dal vivo nella tenda a Piazzale Clodio...
- A Piazzale Clodio? Ma quando?
- Ma come quando? Ma sei pazzo? Ma è dal 27 marzo che stiamo là...
- Ah bene, allora vengo una sera...
- Ma che dici? È finito dal 19 giugno, sempre tutto esaurito! Ne hanno parlato tutti i giornali, non sai niente, ma come vivi, che vita fai?
A quel punto, mi caccia in gola l’aspiratore, impedendomi di fatto di parlare, e con lo specillo e lo specchietto nel mio cavo orale comincia questo monologo:
- Che vita faccio? Stamattina sono andato dal commercialista alle 7.30, lo trovo già lì perché ovviamente di questo periodo stanno sempre a lavora’, poi sono venuto qui a studio, dove verrò anche dopodomani, invece domani e domani l’altro vado a Civita Castellana...
- Ma do’ sta? (un rantolo)
- Vicino Viterbo...
- Duddo gon la modo?
- Certo! Se no quando arrivo? L’altro giorno della settimana vado a Ostia, perche vedi, ormai non è più come una volta quando si aveva uno studio dove i pazienti venivano loro, oggi sei tu che te li devi cercare e quindi sono io che vado dove sono loro. All’ora di pranzo gioco un’oretta a tennis per muovermi un po’. La sera torno a casa alle 9, saluto i figli per il minuto che mi accordano, quindi solo per chiedergli come va, mangio con mia moglie, alle dieci e dieci, dieci e un quarto mi butto sul divano e guardo che c’è in tv, alle 11 sono già svenuto perché comunque domani mattina io mi alzo alle 6 e mezza, dimmi tu che devo fa’, se riesco a leggere i necrologi del Messaggero tra un paziente e l’altro è grasso che cola... Alzati, non ciài niente...
- Meno male!
- ... purtroppo!
- Allora quando torno?
- Torna quando te pare e salutami Fiorello!
La prossima volta non gli chiedo niente.

NB: lo specillo è quell’attrezzo che ti toglie un seme di kiwi in un secondo

1 commento:

Stefania ha detto...

E' vero che dal dentista è l'unico posto che ci fa stare in silenzio mentre lui ci parla e armeggia nella nostra bocca, noi possiamo giusto rantolare alle sue domande. Ma è anche vero che noi abbiamo uno dei dentisti più belli della città e dunque, a bocca e occhi spalancati, lo guardo colma di fiducia, aspettando che termini...
stefania