giovedì 25 maggio 2023

A che ora si va a letto, ormai?

 

Ho notato che l'orario per andare a letto (se non si è programmato in "Sonno" sull'iPhone) si è via via più anticipato rispetto a quando eravamo ragazzi, cioè poco tempo fa! Se ieri andavo a dormire alle 2, alle 3, senza problemi, oggi a volte mi ritrovo nel letto senza saperlo alle 23, alle 22.30, o addirittura alle 21.45! Ma questi orari gallinacei derivano in realtà dall'ora di cena della sera precedente che, attenzione, si è auto-anticipata. Da ragazzi, quando organizzavi una sera al ristorante per non cenare un'altra volta a casa con i tuoi, prima delle 21.30 non ci si poteva proprio arrivare, perché se provavi ad anticipare alle 21.00 c'era sempre qualcuno/a che arrivava comunque in ritardo, normalmente quello fico o quella bona che se la tirava, giustamente, e per la cronaca l'antipasto è nato proprio per aspettare quelli che tardano: "Porto una focaccia?" - "Due, con prosciutto e mozzarella, grazie!". 
Poi finalmente siamo andati a vivere nella nostra prima casetta e lì si faceva una cena a sera, seduti per terra, senza sedie, senza tavolo, senza divano, senza niente, solo cartate di supplì e pizza a taglio, lattine e bicchieri di plastica, poi tutto in un sacco nero e buonanotte, non c'era la differenziata. Tutti gli amici invitati, orario: "passa quando vuoi".
Poi è arrivata la prima convivenza, fermi tutti, c'è la first lady in casa, non decidiamo più noi, ma lei: alle 21! E basta. Tavola apparecchiata, piatti veri, bicchieri pure, posate anche, di carta solo i tovaglioli: "Vino chi lo porta, dolce? Ok!". Non si sgarra.
Poi se tutto era andato bene, poteva arrivare anche il piccolo lord, e quindi decideva tutto lui senza saperlo nemmeno. Non esisteva più orario e in verità a cena non s'invitava proprio più nessuno.  
Dissolvenza, siamo grandi, adulti, sposati o divorziati o scapoli. Orario cena: 21.00, ma noti che qualcuno comincia ad arrivare 10 minuti prima, tu per esempio, con una fame da lupi; lo dico perché personalmente alle 19.30 a casa mi sono già addentato un morso di parmigiano reggiano da quel cuneo meraviglioso che pensavo di grattugiare sulla pasta nell'arco di una decina di giorni: è un miracolo se invece finisce a morsi in tre. 
Passa il tempo, la cena è programmata per: "Va bene alle 20.30? Perché non posso fare tardi...". Giusto, ormai cominciamo a sentire un po' di stanchezza e il giorno dopo ci dobbiamo alzare presto. 
Passa altro tempo: "Troppo presto se ti dico alle 20.00 a tavola?". Tutti felici, primo, perché non vedono l'ora che si mangi, secondo perché non vedono l'ora di andarsene per tornare a casa e finire di vedersi la serie già cominciata prima di uscire a cena. 
Avete capito perché i ristoranti aprono alle 19.30? Perché è pieno di vecchi che cominciano presto e vanno via presto e che mangiano un botto: come un vecchio, per l'appunto!
Sono finiti i tempi in cui l'orario per andare a letto era uno solo: dopo Carosello! 










1 commento:

Anonimo ha detto...

Grande! Bellissimo spaccato in cui mi riconosco alla grande!