mercoledì 28 ottobre 2020

Ottobre


Ottobre, il mio mese, che amo tanto, dura poco eppure è tra quelli più lunghi: si lascia alle spalle il mese più bello dell'anno e ci prepara a quello più brutto e carico di tristi presagi. È per questo che ha quei raggi di sole tra le nuvole che scaldano appena appena, per farci capire che non dobbiamo abituarci a quel calduccio che arriva di ricordo in ricordo. A Roma ci siamo inventati l'ottobrata con i colori che hanno fatto la fortuna del foliage in tutto il mondo, da Central Park alla montagna con i suoi larici gialli e rossi struggenti. Siamo pronti ad andare in giro per castagne e fraschette inebriandoci del profumo di terra bagnata pregustando il ritorno in casa davanti a un fuoco acceso apposta per farci sognare di essere i protagonisti di una pubblicità anni 80. 
Ma c'è qualcosa di reale in tutto questo: sapere di andare verso il buio dei prossimi mesi (ormai anno dopo anno) ci aiuta ad affrontare l'autunno vero che ci aspetta al varco, ed è per questo che ottobre dura un giorno in più: quelle 24 ore sono utili in tutti i sensi, fanno affiorare un pensiero, una riflessione, o meglio una pausa che ci aiuti a trovare la calma apparente che fa scaturire un ragionamento approfondito, fermarsi un attimo per gustare quello che di buono ci riserva ottobre, il mese profumato dell'anno, quell'intorpidimento che prelude al sonno, quel tirarsi su in automatico un plaid addosso, perché tra un po' "mi sa che sento freddo", quel sublime momento che anticipa il sonno che ci siamo meritati. Facciamoci prendere da questo stordimento, abbandoniamoci a lui, ci serve: dormiremo quel che serve e al risveglio, oplà... ne riparleremo! Ottobre, il mio mese preferito!

  

1 commento:

Anonimo ha detto...

...Anche il mio mese preferito!!