lunedì 22 agosto 2011

Una vacanza lunga 40 anni


Se fate le vacanze da 40 anni nello stesso posto vi accorgerete del tempo che passa dallo sguardo degli altri villeggianti che invecchiano ma che vi lanciano la stessa occhiata come se aveste entrambi sempre 15 anni. Se fate le vacanze da 40 anni nello stesso posto vi accorgerete che avevano ragione quei vecchi che vi davano certi consigli: improvvisamente non li troverete così banali come allora e anzi, mettendoli in pratica vi sentirete meglio, e proverete il desiderio di chiamarli per dirglielo ma vi accorgerete che nel frattempo sono morti. Non vi rimarrà altro che cominciarli a dare voi ad altri ragazzi che vi guarderanno nella stessa maniera e allora gli lancerete l’ anatema “ve ne accorgerete...”, proprio come avevano fatto 40 anni prima con voi. Se fate le vacanze da 40 anni nello stesso posto, tornando a casa, i problemi saranno sempre gli stessi: “come l’ho fatta la lavatrice l’anno scorso?”. Certo, la muta e il pantalone tecnico sono sempre quelli ma siccome li lavate solo una volta all’anno non vi ricorderete quale lavaggio avevate messo in pratica. E quando poi tutto sarà pulito lo metterete via proprio come si fa con l’albero di Natale, sparandoli sopra il palchettone dicendo “arrivederci all’anno prossimo”, che arriverà molto prima di quanto non immaginate. Tornando a casa, scoprirete che esiste ancora qualcuno che dice sul serio “bentornato” e se una volta vi faceva raccapriccio, oggi vi sorprenderete a rispondergli con un sorriso sincero “bentrovato!”. Le vacanze negli stessi posti hanno la caratteristica di far diventare tutto un copione con gli stessi personaggi ma con intonazioni diverse. E quando tornerete a casa vostra, proprio nella vostra via, noterete che i semafori vi sembreranno alti uguali e non meno giganti come quando tornavate cresciuti da quelle prime vacanze.
Questi sono i pensieri che arrivano quando si comincia a intravvedere il rientro a casa, già una settimana prima, cioè quando arriva il giorno dopo l’esatta metà vacanza, è quello che s’intravede in cima, quando si lancia lo sguardo a valle, quando la fine è nota, “Tocca rientrare”.
E ci ricorda che l’inizio d’anno (sappiamo bene che è questo quello vero, non quello stupido spazio tra la mezzanotte del 31 dicembre e il primo minuto del 1° gennaio) ha il vantaggio e lo svantaggio di essere come l’alba dopo la notte. Può cancellare i pensieri che ci hanno consunto fino a un giorno prima della partenza, esattamente come una bella dormita, oppure, se la preoccupazione resiste, può trasformarsi, come il risveglio di Don Abbondio, in una recidiva dei più tetri pensieri che si ritroveranno esattamente lì dove li avevamo lasciati, nello stesso posto. Ed è per questo che alla fine si dice sempre “Come sono belle le vacanze!” soprattutto se sono 40 anni che fate sempre le stesse.
E comunque stiamo calmi, stiamo ancora ad Agosto: rinfresca il bosco!

6 commenti:

Ilaria ha detto...

Stesse vacanze montanare da 25 anni (d'altronde di anni ne ho 26!), stesso misto di ansia e entusiasmo per l'inizio del nuovo anno (è proprio vero che "anno nuovo, vita nuova" almeno io lo pronuncio molto più a fine agosto che a gennaio, sarà che compio pure gli anni, mannaggia!)...nostalgia e buoni propositi che ogni anno mi attanagliano, come in questo momento guardando le mi belle montagne e pensando al futuro..eehh..Ilaria

Sara ha detto...

Ma se una "marziana" che non è su facebook e non ha Outlook vuole scriverti una mail come deve fare?
Sottile e intelligente ironia, queste in mooooolta sintesi (dono che non ho) alcune delle doti che apprezzo di più in questa grande e particolarissima persona... che dire, il resto vorrei dirglielo "in privato"... ad ogni modo se mai leggerai questo commento (sono pessimista oltre che prolissa.... ehhh nessuno è perfetto!) ti faccio i miei più sinceri complimenti ... e non perchè ora hai più visibilità per i programmi tv in cui ti si vede... sono del '67 e... beh diciamo che ti seguo da qualche annetto. Buona vita Riccardo! Un abbraccio, Sara

Brunella ha detto...

Come sempre, ipareggiabile nel dare forma scritta ai pensieri, alle malinconie che attanagliano tutti quelli con un minimo di sensibilità.
Bentornato Ric, e in bocca al lupo per un nuovo "anno", pieno di soddisfazioni professionali e private, possa essere ricco e gustoso e autentico come una delle tue matriciane
Un abbraccio Bru

Circe Circense ha detto...

devi scrivere un libro anzi piu' d'uno!

Ersilia Viscusi ha detto...
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Anonimo ha detto...

Trentino Alto Adige, ormai un pezzo del mio cuore è li....

Anna