lunedì 8 novembre 2010

Una roccia su una panchina


Il rock è stato a Roma un pugno d’ore per presentare il dvd “The Promise” e farsi intervistare dai nostri Ernesto Assante e Gino Castaldo: Bruce Springsteen. Un uomo di 61 anni che se li porta come li porta il rock: bene, benissimo. Io so perché quest’uomo che imbraccia una chitarra come una donna vorrebbe essere ghermita da un uomo, un uomo solo, riesce ancora a farci credere nella vita e nelle sue quattro cose che vale la pena vivere.
A ottobre una storia e una foto hanno fatto il giro del mondo: una giovane coppia che passeggiava su una spiaggia del New Jersey vede un uomo, solo, che scruta il mare su una panchina. Il ragazzo lo riconosce: si tratta dell’unico uomo che sa contare fino a 4 in un modo che qualsiasi musicista, qualsiasi band, qualsiasi orchestra vorrebbe suonare con e per lui, anche gratis, per tutta la vita. Quell’uomo si chiama Bruce Springsteen ed è il rock, semplicemente. Il ragazzo si avvicina timidamente e lo saluta con un complimento. Bruce che fa? Gli dice “grazie, ciao” e basta? No! Quell’uomo, che ha una voce che esce dalla nostra memoria collettiva di speranze e aspettative, nota che quel ragazzo ha una chitarra a tracolla che gli pencola da una spalla. E quell’uomo gli chiede: “ragazzo, suonami qualcosa!”. Il ragazzo sta per morire ma risponde come un ragazzo che ha davanti il rock. E non si sa se balbettando o piangendo dalla commozione, riesce a formulare una risposta. Evidentemente qualcuno lassù lo amava in quel momento, tanto da fargli dire una cosa intelligente: “come posso io suonare la chitarra davanti a te che sei Springsteen?”. A quella domanda l’uomo che indossa i jeans come un uomo porta addosso la sua vita, rimane sospeso per un interminabile secondo in cui riflette che lui si sente SOLO un uomo e non una roccia, rock in inglese, delle nostre miserabili vite. Sente che quel ragazzo davanti a lui ha ragione, e quindi gli risponde: “Dammi la chitarra! Lei è la tua ragazza?” Il ragazzo risponde sì. L’uomo con la chitarra, il rock in persona, quindi comincia a suonare “Secret Garden” a quella coppia che ora è lì seduta accanto a lui, su una panchina sul lungomare del New Jersey, negli Stati Uniti d’America. Riescono a farsi una foto insieme. Adesso io dico tre cose. Primo: se quella ragazza non ha poi chiesto a quel ragazzo di sposarlo e che lei sarà sempre la sua donna, è matta. Secondo: a lui conviene, perché un’altra occasione come questa a lui non ricapiterà mai più con nessun’altra donna in tutta la sua vita. Terzo: adesso capiamo come mai un uomo come Bruce Springsteen è Bruce Springsteen. Perché ha dentro qualcosa che lo porta ancora oggi, a 61 anni, con niente più da dimostrare a nessuno sulla faccia di questo pianeta che continua a girare senza un motivo, in camicia a quadri, a guardare un tramonto a piedi nudi sulla spiaggia. Come diceva Conrad: “come faccio a spiegare a mia moglie che quando guardo fuori dalla finestra sto lavorando?”. Bruce ancora guarda fuori dalla finestra...

1 commento:

ivan ha detto...

..volevo solo farti i complimenti perchè le cose che scrivi, anche le più semplici, hanno sempre quel ché di romantico che mette di buon umore.. anche quando non sono d'accordo su alcune cose, c'è sempre qualcosa di sincero che rinfranca.. credo sia una dote rara =)